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Archive for the ‘La costola di Eva’ Category

Carla Sozzani, direttrice di Vogue Italia, la seconda rivista di moda più letta al mondo, dopo Vogue America, promuove una raccolta firme sul sito del suo giornale. L’obiettivo? Far chiudere i siti proanoressia. Nelle pagine dei  siti ‘pro-ana’  si suggeriscono tecniche per aggirare i controlli familiari, sopportare la fame, rispondere a domande inopportune; sono delle vere mini guide per adolescenti anoressiche.

Nel suo blog, la direttrice arriva a chiedersi se in qualche modo un uso eccessivo di Facebook tra le ragazze non sia da elencare nelle complesse ragioni che portano all’anoressia. Cita uno studio dell’Università di Haifa, in Israele, università famosissima del resto (eh?).

Al di là della bontà dell’iniziativa o della buona fede dei promotori della petizione,  mi domando come possa la direttrice di una delle più seguite riviste di moda promuovere un’iniziativa del genere senza neanche vergognarsi un po’. Sono proprio riviste come la sua, piene di pubblicità di modelle perfette e magrissime, a diffondere un modello sbagliato di donna e di femminilità.
Vogue si muove sulle passerelle della moda, vive su quelle passerelle e grazie a quelle passerelle, sui cui sfilano gambe che sembrano fili d’erba.

No, Signora Sozzani, “le modelle sono per lo più naturalmente longilinee ed esili per costituzione, essendo ancora acerbe e adolescenti e non formate”.
No. Le modelle sono spaventosamente magre, perchè devono essere dei manichini, perchè come disse Karl Lagerfeld, sono più facili da vestire e “il mondo della moda è fatto di sogni e illusioni e nessuno vuole vedere donne rotonde”.

Non basta cercare di dare la colpa a questo mondo, se questo mondo lo si esalta, si sfila al suo fianco in linea parallela, lo si fotografa e lo si diffonde in tutto il globo, speculandoci e guadagnondoci sopra. Una petizione è troppo poco, una petizione è lavarsi la coscienza.

O forse Carla la sua rivista la dirige, ma non l’ha mai sfogliata.

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Poi un giorno le donne ricoverate in ospedale per intossicazione da ingestione di benzidamina cloridrato mi spiegheranno in che modo abbiano la vagina collegata alla bocca o come sia possibile farsi una lavanda vaginale bevendo del Tantum Rosa.

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Eccolo, il duo tra la più figa e la più eccentrica. Ci sono momenti, come dal minuto 03:43 in poi, in cui ballano in body e guanti bianchi sulla sedia, dove sembra che LadyGaga sia una bambina rispetto a Beyonce e che la coscia della seconda sia il doppio di quella della prima. Non bastava dare a LadyGaga delle scarpe più alte, avrebbero dovuto mettere l’ex leader delle Destiny’s Child su una sedia più grande, in modo che la differenza di stazza tra le due non fosse così evidente.

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Diciamoci la verità: lei è molto più brava di tante JLo, Britney e altre ancora, ma è meno bella. Quindi si è trasformata da dolce ragazza mora acqua e sapone che non avrebbe mai avuto successo ad Arturo Brachetti.

Chiamatela scema.

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D’Addario sì, D’Addario no? La Lewinsky non aveva tutto questo stile. Molto meno volgare lei, prostituta di professione, che tante altre che poi fanno un altro mestiere. Mi preoccupo come donna, soprattutto per gli uomini che ci circondano.
E siccome tra poco la Rai lo toglierà da Youtube, lo segnalo qui e tagliamo la testa al toro.

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Il ministro della Gioventù Meloni si è surriscaldato durante un’intervista con la corrispondente italiana della Abc Australia; il tema era sempre quello: “Berlusconi e le escort”. Ad un certo punto, quando dichiara di essere orgogliosa di essere italiana, io le avrei semplicemente chiesto se, in questo paese, riesce anche a sentirsi orgogliosa di essere donna.

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Che nessuno si lamenti se imbratto col pennarello qualcosa che imbratta la nostra dignità.

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Vorrei tralasciare tutte le considerazioni sul livello della televisione italiana; ormai documentari come Videocracy o Il corpo delle donne hanno fatto già storia. Vorrei non considerare il palinsesto, l’orario, il fatto che non mi abbia fatto ridere, che sia ironia esclusiva per uomini e nemmeno della miglior specie. Ecco, tralascio tutto questo e mi chiedo: ma se il wurstel è troppo bollente per essere mangiato, come fa invece a tenerlo in mano senza problemi? In mano non scotta lo stesso? Mistero.

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