Ripartire dalle cose semplici: potrebbe essere questa la ricetta giusta per uscire dalla crisi.
Crisi globale, crisi economica, crisi del mondo come lo conosciamo.
I diritti fondamentali per definirsi uomini e non schiavi sono quattro e sono semplici: casa, lavoro, istruzione e salute.
Vivere sotto un tetto che possa definirsi decente, poter accedere a un’istruzione scolastica di base e essere visitati da un medico in caso di malattia, sono alcuni diritti basilari che alla maggior parte della popolazione sono negati. E se prima erano diritti negati solo nel terzo mondo o nei paesi in via di sviluppo, oggi lo sono sempre più anche per gli abitanti del mondo occidentale. La crisi accentua ancora di più il divario tra i ricchi e gli altri.
Il benessere minimo parte dal lavoro, da un stipendio decente. Un lavoro permette di avere una casa, di pagare la scuola e le spese mediche per la propria famiglia.
Ma se le spese per l’istruzione e la sanità sono troppo elevate e acquistare una casa costa troppo, allora sono già negati alcuni dei diritti più fondamentali.
L’unica strada da percorrere è quella di alzare i salari minimi, creare maggior occupazione, abbassare il costo delle abitazioni, delle spese sanitarie e dell’istruzione.
Questo dovrebbero capire e cercare di attuare i potenti della Terra, non c’è ricetta complicata per risolvere la crisi economica, è sufficiente ripartire dalla base: lavoro, casa, scuola e sanità. Se manca uno di questi, manca l’umanità.